5 cose che avresti voluto chiedere a una studentessa in Medicina
Abigail – Aby per gli amici – ha 23 anni e studia Medicina all’Università di Pavia, terzo anno. Questo vuol dire che le mancano altri 3 anni di corso e poi ulteriori 3 anni per specializzarsi e realizzare finalmente il suo sogno: diventare una ricercatrice oncologica. Aby è una tipa veramente unica, sveglia, dinamica e solare. E come tutte le studentesse di medicina, viene inondata di domande dagli amici del tipo: “Ciao Aby, ho mal di schiena. Sto morendo?”.
Aby, partiamo con una domanda semplice semplice. Ma perché hai deciso di passare quasi 10 anni sui libri e studiare Medicina?
(Ride) Forse perché in realtà non sapevo a cosa stessi andando incontro! Scherzi a parte, l’amore per la medicina è nato in me durante la prima adolescenza. Quando avevo circa 13 anni, un giorno mi sono guardata dentro e ho trovato questa consapevolezza. Una chiamata, dicono. Ma da quel momento sapevo che avrei voluto lavorare nel campo medico da grande. Questo mi ha portato poi a scegliere il Liceo Scientifico Biologico a Modena. Non volevo perdere tempo e volevo essere più indirizzata possibile.
Qual è la cosa più difficile del tuo percorso di studi?
La mole di cose da studiare. Non avrei mai pensato che nella mia testa potessero entrarci tutte queste informazioni! E’ così tanto il materiale da preparare che giornalmente studio almeno 4 ore (che poi è il minimo per sopravvivere). Ma questo non basta, visto che durante la settimana degli esami ormai sono abituata a non dormire praticamente mai!
Dì la verità, da piccola guardavi “Siamo fatti così”, vero? E ora le guardi le serie tv sui dottori?
ASSOLUTAMENTE SÌ! E ovviamente volevo essere il Maestro barbuto, troppo un grande. Mentre ora guardo Dottor House (super!) e ovviamente Grey’s Anatomy. Come si può vivere senza?
Riesci a fare anche esperienze o è solo un corso teorico?
Sì certo, facciamo varie tipi di esercitazioni. Sia tirocini osservativi (all’inizio) che quelli più pratici ora. Ogni semestre devo dedicare 2 settimane al tirocinio, sempre con un medico diverso. Queste esperienze sono veramente formative e consiglio a tutti di prenderle nel verso giusto anche perché quando poi ti chiamano i pazienti per ringraziarti.. beh è veramente figo. Anche se non ci sono solo esperienze positive come ad esempio la prima volta che ho visto un morto. Diciamo che non è proprio passato inosservato.
Cosa consiglieresti a uno studente che si vuole iscrivere a Medicina?
Di guardarsi dentro. Ma dentro dentro. Lo sforzo è veramente notevole, quindi se non si è convinti è meglio non farlo. Bisogna essere disposti a sacrificare molte ore “libere” e molte attività personali. E’ come una maratona, dura tanto ed è estremamente faticosa. Ma se è quello che vuoi fare, allora il traguardo sarà super emozionante.