Perdono… Per-Dono

Sembra un gioco di parole vero? Perdono… Per-Dono, ma è una realtà che adesso proverò a mostrarti.

Come sai la parola perdono deriva dal verbo “perdonare” e nel vocabolario Treccani viene riportata questa definizione:

Non tenere in considerazione il male ricevuto da altri, rinunciando a propositi di vendetta, alla punizione, a qualsiasi possibile rivalsa, e annullando in sé ogni risentimento verso l’autore dell’offesa o del danno.

Ti chiederai: il perdono è quindi dimenticare, sminuirsi, umiliarsi, fare finta che non sia successo niente, mettere da parte ogni rancore e magicamente comportarmi come facevo prima con quella persona?

Detto così sembra molto scoraggiante e difficile da mettere in pratica, ma non è questa la visione del perdono che voglio offrirti oggi. Il mio obiettivo è darti una panoramica diversa.

Quando siamo feriti con una persona, dentro di noi inizia un uragano di emozioni che piano piano ti coinvolgeranno sempre di più e se lasci passare molto tempo esse metteranno radici profonde dentro di te che poi sarà molto più difficile sradicare. Inizi magari con la delusione, poi l’amarezza e infine l’odio.

Sei mai arrivato ad odiare qualcuno? Io sì, e posso dirti che ero entrata in un labirinto senza rendermene nemmeno conto. Ricordo ancora oggi che sentii come un pugno nel mio cuore e subito un forte senso di vendetta. Ogni giorno sempre la stessa storia, il mio pensiero era fisso lì e anche se il tempo passava e credevo di aver accantonato la situazione, mi rendevo conto che bastava poco per far riemergere tutto quanto. La realtà è questa: ero prigioniera di una situazione e non sapevo come uscirne.

La parola perdono non faceva parte del mio vocabolario fino a che non realizzai la mia situazione e il vero significato di quella parola. Il perdono non è un sentimento e quindi non posso aspettare di sentirlo per rilasciarlo, perché in questo modo non lo farei mai. Come ho fatto quindi a perdonare?  

Semplicemente ho scelto. Ho scelto perché ero prigioniera, ho scelto per “donare” a me stessa la possibilità di essere libera da questa storia che mi stava lentamente distruggendo. Compresi che il risentimento è come un cancro e come tale va a distruggere ogni parte. Compresi che la vendetta non mi serviva, non mi avrebbe reso felice, non avrebbe fatto di me una persona migliore e non avrebbe nemmeno fatto pentire l’altro del suo errore.

Ho scelto di darmi la possibilità di essere libera e anche la possibilità all’altro di esserlo. La verità è che anche io ho offeso, anche io ho ferito, anche io volontariamente o no, ho amato male. Questo non giustifica l’offesa ricevuta, ma quando ho sbagliato avrei voluto che la persona ferita mi condonasse l’offesa, perché avrebbe fatto bene al mio cuore. Questo non vuol dire necessariamente tornare ad avere un rapporto con la persona; non è detto e anche questa è una tua scelta.

Ci sono rapporti importanti che possiamo recuperare e relazioni che è buono per noi terminare ma questo non incide sul perdono. Se una relazione è finita e vuoi chiudere quella pagina della tua vita definitivamente ti do una chiave: scegli di perdonare e scrivi tutto nuovo con un cuore veramente libero.

Sono stata perdonata da errori molto gravi e questo mi ha reso una persona migliore. Per dono in passato sono stata perdonata e per dono, oggi, scelgo il perdono.

Perdonare è un dono che fai a te stesso e all’altro. Anche se quest’ultimo non lo merita, tu meriti di essere libero… regala a te stesso la libertà e rendi anche l’altro libero.  

Scegli oggi di sperimentarlo.  

 

Francesca

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