Perché aspettare Godot?

Vladimiro: “Allora andiamo?”

Estragone: “Sì, andiamo.”

Non si muovono.

Sipario.

 

È con questa battuta finale che si conclude una delle più grandi opere teatrali di Samuel Beckett, “Aspettando Godot”, composta verso la fine degli anni Quaranta. Il dramma narra la vicenda di Vladimiro ed Estragone, due mendicanti che attendono un certo ‘signor Godot’, credendo che al suo arrivo Godot li porterà a casa sua, dando loro un pasto caldo e un letto in cui dormire, migliorando così la loro condizione. Tuttavia (attenzione, spoiler!) non arriverà e non comparirà mai sulla scena. I nostri protagonisti si limitano ad aspettare invano il suo arrivo, rimandato costantemente a un ipotetico domani. L’opera è diventata iconica a tal punto da dare origine a un detto del linguaggio comune: ‘aspettando Godot’ ossia qualcosa che si aspetta ma che non arriverà mai.

Quante volte può capitare di stare fermi, seduti inermi a contemplare una vita che non ci piace, che scorre sempre uguale e passiva davanti ai nostri occhi, senza far nulla per cambiarla, senza far nulla per scuoterla, aspettando che qualcuno lo faccia per noi? Quante volte può capitare di procrastinare, di accantonare un progetto che ci sta a cuore per mancanza di coraggio o per paura del fallimento?

Sono tanti i fattori che possono impedirci di realizzare un sogno, metterci in gioco, conoscere persone nuove, attivarci per aiutare qualcuno o dare una svolta a una vita monotona e senza colore. Insomma, esistono degli ostacoli che possono frenarci e impedirci di scrollarci di dosso l’apatia e la paura di inseguire il nostro ‘Godot’: pigrizia, paura delle conseguenze, paura delle responsabilità, paura dell’insuccesso, timore di deludere le aspettative, delusioni passate, blocchi psicologici ed emotivi, ansia, perfezionismo.

Quando siamo spaventati o apatici troveremo sempre mille scuse plausibili o meno per rimandare ciò che dovremmo o vorremmo fare. Procrastinare significa immobilizzarsi, rifiutarsi di mettere a confronto se stessi con le proprie insicurezze e debolezze per conoscerle e superarle, neutralizzando ogni occasione di scegliere, di emergere e di agire. Non  è sempre necessario attendere il tempo giusto!

A volte è giusto approfittare del tempo che abbiamo a disposizione, qui e ora, dando semplicemente il meglio di noi stessi in ogni aspetto della nostra vita, perché la possibilità di fallire non è una buona scusa per smettere di fare o non provare affatto. Forse il percorso che conduce alla nostra meta non sarà una linea retta ma un tragitto frastagliato e tortuoso; anche in questo caso varrà sempre la pena diventare protagonisti attivi della nostra vita anziché starcene impassibili e inerti pretendendo l’impossibile da noi stessi! È solo accettandoti e muovendoti che potrai diventare ciò che desideri!

 

Samanta

Post suggeriti

Leave a Comment

Contact Us

We're not around right now. But you can send us an email and we'll get back to you, asap.

Illeggibile? Cambia il testo. captcha txt